"L'altra faccia dell'amore" di Martina Cappiello

Il sublime infinito dell’Io deve dirmi e darmi un sussulto capace di arrivare a sconfinare i luoghi più profondi di me stessa. Deve raccontarmi un qualcosa di suo, non frasi scontate, ma il suo essere unico e prezioso. Deve essere poeta, pittore, musicista, capace di far vibrare le corde emozionali in ogni dimensione. Devo amare il mio Io con tutte le sue congetture, con la sua storia. Deve essere la sensazione più bella, quella che innesca dentro di me una reazione unica ed imprescindibile da ciò che mi circonda. Solo amando e vivendo pienamente, l’Io, posso farlo diventare un meraviglioso Noi. Con un linguaggio profondo e autentico l’autrice ci parla a cuore aperto dei suoi conflitti interiori.